Design italiano dell’auto: tra storia e contemporaneità

Uno dei beni più facilmente associabili al boom economico del secondo dopoguerra è senza ombra di dubbio l’automobile. In quegli anni iniziarono a spiccare diversi designer italiani che nei decenni a seguire avrebbero lasciato un segno nella storia con i loro lavori.

Le automobili italiane avevano tratti riconoscibili, all’insegna del minimalismo e l’aerodinamicità.

La prima iconica Fiat 500

La storia del design italiano nel mondo dell’automobile ha radici ancor più profonde, risalenti già agli anni trenta, quando Dante Giacosa realizzò la prima Fiat 500. La vettura occupa un ruolo fondamentale nella concezione italiana dell’automobile, all’epoca bene per pochi, essendo la prima auto pensata per essere accessibile a tutti.

Il suo design unico ha attraversato i decenni, arrivando fino a noi tramite diverse rivisitazioni che ne hanno innovato i tratti lasciando però immutato l’iconico stile originale.

Nel corso della sua ultradecennale carriera Giacosa ricevette numerosi riconoscimenti grazie al lavoro esemplare svolto su molteplici modelli di nuove Fiat.

Merita menzione la Fiat 126, che avrebbe dovuto essere l’erede ideale della 500, ma che non raggiunse mai la stessa popolarità.

Pininfarina: storia e tradizione del design italiano

A cavallo tra gli anni 30-40 nacque un’altra istituzione del design italiano dell’auto, in grado di travalicare le generazioni.

È il 1930 quando Battista Farina fondó la Carrozzeria Pininfarina grazie all’aiuto, tra gli altri, di Vincenzo Lancia, fondatore dell’omonima casa automobilistica.
Nei primi anni di attività l’azienda si dedicava principalmente alla produzione artigianale di carrozzerie, realizzando il design delle auto per quelle case che in futuro sarebbero diventate il punto di riferimento del settore automobilistico italiano, come Alfa Romeo, Fiat e la già citata Lancia.
Nell’immediato dopoguerra Pininfarina ottiene popolarità su scala mondiale, disegnando la prima auto esposta in un museo.

Era il 1947 quando venne realizzata la Cisitalia 202, che ottenne un posto al MOMA di New York.
Alla fine degli anni ’50 la svolta, quando l’azienda cambia approccio passando dalla produzione artigianale a quella industriale aprendo la fabbrica Pininfarina.

La celebrazione dei Novant’anni dalla fondazione di Pininfarina (febbraio 2020)

Nel 1961 Battista Farina cambia ufficialmente il suo cognome in Pininfarina ed esce di scena per dedicarsi ai viaggi e alla sua passione per l’arte. Lascia l’azienda nelle mani sapienti del figlio Sergio, già un’istituzione nel campo del design a livello mondiale. Sotto la sua guida, la Pininfarina inizierà a lavorare anche con brand stranieri come la francese Pegeout. Sergio Pininfarina lavorerà per anni a stretto contatto con la Ferrari, contribuendo alla realizzazione di modelli quali la 250 GT coupé, la Testarossa nel 1984 e la Enzo nel 2002.

Sergio Scaglietti e il sodalizio con Ferrari

Se parliamo di figure iconiche del design italiano dell’auto, restando in tema Ferrari, non si può non nominare Sergio Scaglietti. Dopo una decennale gavetta, nel 1951 fonda la carrozzeria che prende il suo nome ed inizia a lavorare con una certa regolarità su lavori commissionatigli da Enzo Ferrari, suo amico di vecchia data, che già negli anni ’40 ne aveva riconosciuto il valore indirizzandogli la maggior parte dei clienti bisognosi di riparazioni.

Nel giro di poco, l’intera attività di Scaglietti fu dedicata a realizzare il design delle vetture della casa di Maranello e nel corso dei decenni fu la mente dietro alcune delle Ferrari più celebri.
Possiamo citare la 250 Testarossa e la 250 GTO, ma anche vetture della serie Monza e Daytona.

Tra auto di alta gamma e vetture per tutti i giorni: Giorgetto Giugiaro

Giorgetto Giugiaro è un altro di quei designer che di cose ne ha viste durante la sua carriera. Inizia già da giovanissimo, quando neanche maggiorenne muove i primi passi in Fiat. Nel 1959 passa a lavorare per la Carrozzeria Bertone, in cui resterà per sei anni lavorando come responsabile del Centro Stile. Dopo una parentesi triennale nella Carrozzeria Ghia, Giugiaro decide di mettersi in proprio fondando la Italdesign, società facente parte oggi del gruppo Lamborghini, ma che negli anni ha realizzato il design di vetture come l’Alfa Romeo Giulia GT e la Maserati Coupé.

Sarà inoltre lui la mente dietro la creazione di due modelli di automobile conosciuti e diffusissimi in tutto il mondo, la Fiat Panda e la Volkswagen Golf.

Giorgetto Giugiaro uno dei personaggi simbolo della storia moderna di Torino

Nell’ultimo secolo, questi ed altri attori del panorama del design italiano hanno dato lustro alle numerose aziende con cui hanno avuto modo di collaborare. Hanno curato nei minimi dettagli le forme e lo stile di alcune delle auto più memorabili di sempre, che pur venendo poi rivisitate per adattare la loro estetica ai tempi moderni, hanno mantenuti immutati i loro tratti distintivi.

Ferrari, Maserati e Lamborghini sono solo alcuni dei brand disponibili nella flotta Primerent, tramite il quale puoi godere un’esperienza di noleggio di qualità e tecnologicamente all’avanguardia, e puoi toccare con mano quel design italiano senza tempo.

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